La nostra Treviglio

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venerdì 23 aprile 2010

Il PdL interviene sul referendum per la vendita delle farmacie

Riceviamo dal coordinamento cittadino del Popolo della Libertà:

IL PDL DICE NON AL REFERENDUM SULLE FARMACIE
Chi lo sostiene lo fa a titolo personale

Il Coordinamento politico del Popolo della Libertà dopo aver appreso da organi di stampa di una iniziativa referendaria che sarebbe stata richiesta da alcuni Consiglieri di minoranza, ha dibattuto la questione all’interno dello stesso, e alla luce della precedente linea politica, già deliberata, che prevede “prima delle farmacie vendiamo l’Upim” i cui termini sono già stati resi noti ai cittadini e ai media, con voto unanime dei presenti il Coordinamento politico ha prodotto le seguenti riflessioni nella riunione del 21 aprile 2010:
1. Il referendum non risolve il problema della vendita delle farmacie comunali;
2. Per non vendere Ygea S.p.a. bisogna invece o tagliare le opere pubbliche previste in Bilancio o prevedere nuove entrate per euro 9 milioni;
3. Dire semplicemente di no alla vendita ma non proporre alternative è un atteggiamento non adeguato per un partito che si candida alla guida della Città;
4. Dire di no, ma non formulare proposte alternative è un atteggiamento da "sinistra antagonista" che il PDL rigetta;
5. La proposta del PDL è quella di alienare parte dell'UPIM e di coinvolgere i privati nella ristrutturazione, così la vendita di Ygea diventa superflua.
E' questo il messaggio che il Popolo della Libertà lancia ai cittadini trevigliesi e ci auguriamo che il consigliere, che a titolo personale ha assunto l'iniziativa, possa seguire la linea del Partito su un tema così importante.Sottolineiamo che il referendum fa il gioco della maggioranza perché sposta il tema della discussione sulla dismissione dell'azienda farmaceutica, mentre il nodo centrale è quello dell'insensato progetto "Armadillo" a carico integrale del Comune, un errore, quindi, scindere i due problemi.
Il Popolo della Libertà continuerà a intraprendere tutte le iniziative che possano dare priorità all’intervento dei privati in “project financing” sull’Upim anziché alle farmacie, preservando in questo modo un servizio di grande importanza per la città insieme alla tutela del posto di lavoro di tutti gli addetti delle farmacie comunali.

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