La nostra Treviglio

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giovedì 24 giugno 2010

PIAZZA PAOLO VI IN ZONA NORD: PIÙ DI 1 MILIONE DI EURO SPESO!


Aprire o chiudere, questo è il dilemma.
Parafrasando William Shakespeare i trevigliesi si sono domandati per molti mesi quale doveva essere la sorte della nuova piazza di Zona nord che, dopo i lavori di ristrutturazione costati oltre 1 milione di Euro, è stata aperta e chiusa al passaggio veicolare “a singhiozzo”.
Della vicenda l’Associazione “Treviglio Libera” si è nuovamente occupata nell’incontro di lunedì, dopo la decisione della Giunta Borghi di procedere alla completa e definitiva pedonalizzazione della Piazza.
La questione non è di piccolo conto poiché la chiusura della Piazza al traffico comporta anche la chiusura di Via Pontirolo, un’arteria importante della viabilità cittadina e porta d’ingresso della città per chi viene da nord.
Tutti i trevigliesi hanno constato, in questi mesi, come la sostanziale chiusura di Via Pontirolo ha creato seri problemi di viabilità, inducendo residenti e non ad inventarsi percorsi alternativi attraverso le vie del quartiere Nord di Treviglio.
Ha ragione il capogruppo PDL in Consiglio Comunale, avv. Gianluca Pignatelli, quando osserva che con la pizza di zona Nord sarebbe stato possibile soddisfare diverse esigenze (sia quelle del commercio, sia quelle sociali finalizzate a creare un punto di aggregazione nel quartiere) senza prevaricazioni. Pignatelli ha ricordato che, ad esempio, la pedonalizzazione del Centro Storico di Treviglio non è stata fatta in una notte, ma è stato un percorso durato anni, con chiusure parziali, pomeridiane e serali e con orari di accesso legati anche alle stagioni, sino a giungere solo dopo diverso tempo alla chiusura totale.
Ciò ha permesso ai trevigliesi di abituarsi e al commercio di gestire piano piano il cambiamento.“Treviglio Libera” si associa alle critiche espresse da Pignatelli in Consiglio Comunale: la piazza poteva rimanere aperta al passaggio dei veicoli la mattina ed essere chiusa in tardo pomeriggio o in serata per favorire l’aggregazione con spettacoli e manifestazioni.
In questo modo, con un adeguato periodo transitorio, il commercio avrebbe potuto “attrezzarsi”.
Non bisogna dimenticare, infatti, che i negozi che animano via Pontirolo e la piazza sono esercizi commerciali di “vicinato”, che vivono del passaggio dei residenti: se dovessero chiudere o trasferirsi, il quartiere tornerebbe ad essere un grande dormitorio e basta, proprio come quando fu costruito. Anche la Piazza, allora, sarebbe inutile perché rimarrebbe un’area deserta e le ingenti somme spese sarebbero state sprecate.
“Treviglio Libera” chiede, quindi, che la Giunta Borghi torni sui suoi passi e che, se proprio vuole insistere sulla chiusura di via Pontirolo e dell’attigua piazza, ciò avvenga almeno in modo progressivo e con la più ampia condivisione dei residenti, senza creare danni economici a chi ha negozi, uffici o attività con accesso di pubblico.

mercoledì 16 giugno 2010

Como Esavalente: il Sindaco scrive al Prefetto

Dalla lettera del Sindaco inviata al Prefetto:
«Le ultime analisi sull'acqua anche ad uso domestico dei pozzi privati a nord di Treviglio rivelano che il cromo esavalente in questa zona del territorio comunale è in crescita. Si tratta degli esiti della seconda contaminazione da cromo, quella comunicata ai 5 Comuni interessati nell'agosto del 2009.
Le amministrazioni di Treviglio, Verdellino, Arcene, Ciserano, Castel Rozzone hanno richiesto in più sedi e a più riprese interventi urgenti che ad oggi sono stati realizzati solo in piccola parte e da cui non sono scaturiti nè l'individuazione precisa delle responsabilità né il contenimento del plume di inquinamento.
Infatti il cromo esavalente dovrebbe essere intercettato da una barriera idraulica a sud di Ciserano.
Tale barriera non rappresenta comunque, ancorchè realizzata, la soluzione del problema per Treviglio, poiché essa non intercetta tutto il plume ma solo la porzione di monte più prossima alla sorgente, lasciando libera di muoversi la parte di plume che si trova ormai a sud e a sud-est della barriera stessa e che presenta valori di concentrazione fuori norma e comunque superiori al limite di 50 µg/l per il cromo totale, con un'estensione territoriale di circa 700 m di ampiezza. L'unica risposta valida per tutelare i cittadini sparsi nel territorio a nord di Treviglio è il collegamento con la rete acquedottistica che può essere realizzata in tempi brevi, qualora finanziata dalla Regione che è competente su tutti gli interventi di bonifica».
In questo contesto, e a fronte della situazione di stallo provocata dalla Regione, il Sindaco ha quindi scritto al Prefetto di cui ha chiesto l'intervento "affinché venga realizzata al più presto la barriera idraulica di Ciserano, sia attuato un capillare e continuo controllo sull'andamento del plume che interessa Treviglio e Castel Rozzone e sia finanziata l'estensione dell'acquedotto alle utenze domestiche attualmente prive di acqua potabile".

martedì 15 giugno 2010

Consulta Urbanistica

Martedì 22 giugno 2010, ore 17.00
presso la Sala Consigliare del Comune di Treviglio
è convocata la Consulta Urbanistica.
OdG:
1) Analisi e valutazione del regolamento per l'edilizia sostenibile
2) Varie ed eventuali.

martedì 8 giugno 2010

Tribunale di Treviglio

Da Bergamonews.it
Al tribunale di Treviglio necessitano i faldoni per l’archivio.
Si ringraziano i signori avvocati per la disponibilità all’acquisto”. Questa scritta compare sulla porta della cancelleria civile del tribunale di Treviglio.
In tempi di manovre e tagli alla pubblica amministrazione, ecco uno degli stratagemmi che consente ai funzionari e agli impiegati di continuare a lavorare: l'elemosina. La foto (è un po' sfocata) è stata inviata da un avvocato, che vuole rimanere anonimo, costretto a mettere la mano al portafoglio. Non è un caso più unico che raro, anzi, in tanti tribunali italiani l’imperativo ormai è risparmiare. Da qui a chiedere agli avvocati a chiedere di comprare i faldoni dei processi ce ne vuole. E così ecco che le toghe si portano da casa graffette, risme di fogli, puntine e tutto quello che serve per far sì che un processo venga messo “nero su bianco”.
Il primo firmatario del foglio appeso in cancelleria a Treviglio è l’avvocato Gianluca Pignatelli, capogruppo del PdL in Consiglio Comunale.
“Diciamo che questi problemi ci sono da un po’ di tempo – spiega – anche se ultimamente sono più evidenti. E non solo a Treviglio, anche a Bergamo. Ogni tanti ci permettiamo di fare dei regali allo Stato, dai, prendiamola così. Ci portiamo dagli studi fogli, graffette, faldoni. Anche il Comune di Treviglio per quanto può dà una mano facendo le fotocopie all’ufficiale giudiziario”.
Almeno fino a quando anche le amministrazioni avranno i soldi per permettersele.

venerdì 4 giugno 2010

Troppi candidati nel centrodestra a Treviglio

Come da troppi lustri capita a Treviglio in prossimità delle elezioni, il Cento Destra sta preparando con costanza e zelo la sua sconfitta, e spiego perché.
La Lega si ritrova di fronte ad un dilemma: se presenta come candidato sindaco Patrizia Siliprandi (Consigliere Comunale) perde, se invece non la candida, e come è sempre accaduto, la stessa organizzerà la sua lista civica.
Il Pdl, che lo scorso anno era diviso in quattro componenti, sembra aver trovato una certa unità e aver ripreso l’iniziativa politica. Forse troppa visto che Basilio Mangano ha costruito un suo circolo-partito che affigge manifesti e scrive comunicati in aperto contrasto con il movimento a cui dice di appartenere.
Anche l’Udc non è messo bene, diviso in due fazioni, una che appoggerà la Lista dell’ex sindaco Luigi Minuti e l’altra in cerca di un candidato più spendibile.
In questo modo abbiamo già contato due potenziali liste originate dalla Lega (Siliprandi più un leghista Doc), due del Pdl (Mangano e Pdl Doc) e due appoggiate dall’Udc (Minuti e altro da analizzare).
Non mancherà poi qualche outsider d’area che in fase di ballottaggio venderà la sua lista al miglior offerente. Così, tanto per dimostrare che la politica è una cosa concreta.
Tutto questo capita perché, come nel 2006, trovandosi di fronte ad un candidato debolissimo come il sindaco Ariella Borghi (un recente sondaggio commissionato dal Pd bergamasco le attribuisce un consenso ridicolo), il centro destra “sta sereno”.
La realtà, lo abbiamo visto nelle scorse amministrative, i leader del Pdl sono capacissimi di costruire la sconfitta con un’abilità sconcertante e vale forse la pena solo accennare che nel 2006, nel ballottaggio tra la Borghi e Giorgio Zordan, il Centro Destra chiese l’apparentamento alla lista di sinistra capeggiata da Luigi Minuti, rifiutandosi di parlare con Treviglio Libera, lista di dissidenti di Forza Italia (coloro che si opposero alla speculazione Sai-Triade) che aveva ottenuto più consenso del partito.
Questa breve analisi per fare un altro tentativo di riportare al buon senso i protagonisti, magari citando una frase mitica di un socialista al congresso del Nuovo Psi a Bergamo (2004).
Mentre tutti urlavano e bisticciavano per l’elezione del segretario, Franco Rotelli (tipografo di Cividate al Piano), salì sul palco, rubò il microfono dalle mani di un Gianni De Michelis trasecolato e gridò: “Siamo qui che ci litighiamo per una fetta di torta e non abbiamo neppure la farina per farla!”.
Ecco, appunto, prima mettiamo assieme la farina!

Roberto Fabbrucci
(Presidente Officina delle Idee)