La nostra Treviglio

La nostra Treviglio

mercoledì 14 aprile 2010

Centrodestra trevigliese: quale futuro?

Il Centro-destra trevigliese, con gli interventi sulla stampa di tre esponenti di primo piano, il Capogruppo del Popolo della Libertà Pignatelli, il Consigliere comunale del PdL Mangano e l’esponente della Lega Nord Corsini, fa le prove di quello che potrebbe diventare un accordo di programma per il futuro di Treviglio.
Per ora l’intesa è su una netta opposizione al bilancio della Giunta Borghi in carica, imperniato, per quanto riguarda la sostanza, sulla vendita delle farmacie comunali (Ygea S.p.a.) per fare cassa e realizzare alcune opere fra cui la ristrutturazione dell’ex-Upim.
Chi vuole approfondire le posizioni dei singoli consiglieri e delle parti politiche può leggere il resoconto del dibattito, veramente interessante sul piano tecnico e politico, che si è svolto in consiglio comunale il 22 marzo 2010, dedicato alla “Petizione popolare avverso la vendita delle farmacie comunali”, promossa dal “Circolo Nuova Italia Treviglio”, al link http://www.comune.treviglio.bg.it/installazioni/treviglio/allegati/pagine/102/.
L’obiettivo di un programma di coalizione deve però fare ancora parecchia strada.
Sull’Upim, dopo il no alla linea della maggioranza, occorre avanzare una proposta di sintesi fra le varie che sono state avanzate. Il tema di fondo è l’uso oculato delle risorse dei cittadini, che in tempi di crisi economica non può accompagnarsi ad una espansione incontrollata dei servizi e della spesa del comune in settori di non provata necessità.
Vi sono esempi notevoli in questa direzione. In provincia di Bergamo il Presidente Pirovano affronta il problema delle società partecipate e trova una situazione insostenibile, con ricavi per 3 milioni di euro contro spese per 62 milioni. Altre amministrazioni in questi giorni, come nei mesi trascorsi, hanno affrontato e affrontano con grande senso di responsabilità il problema di un assistenzialismo intollerabile che, per raggiungere tutti quelli che ne abusano, privati e associazioni, porta a tartassare i contribuenti e lascia privo di aiuto chi ne ha davvero bisogno.
Con l’approssimarsi delle elezioni comunali del 2011 le forze politiche dovranno fornire, più che in passato, indicazioni specifiche e credibili al riguardo. Non si può affidare l’identità dei partiti a una generica adesione a principi liberali e di corretta amministrazione, che tutti oggi sono pronti a sottoscrivere, senza dimostrare l’intenzione e la capacità di tradurli in pratica. Gli elettori non sembrano disposti a fare credito senza garanzie.
Concordiamo con l’amico Giovanni Senziani sull’importanza di un programma comune.
Il problema delle sigle sarà affrontato ovviamente da chi ne ha competenza, al momento opportuno. Ma abbiamo visto, proprio a Treviglio nelle scorse elezioni comunali, che l’aritmetica della somma di sigle senza un programma coerente gioca brutti scherzi.

Nessun commento: