La nostra Treviglio

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sabato 3 aprile 2010

Intervento dell'amico Valerio Adami

Le ragioni dei dipendenti del farmacie meritano attenzione e rispetto. A loro evidentemente sta a cuore il punto 5 della lettera, e li capisco quando scrivono "prima o poi, ad alcuni di noi (molti?) sarà dato il benservito". I migliori auguri per un chiarimento positivo della situazione.Lo spazio di una libera associazione politica, anche se di area definita, è il meno idoneo per fare demagogia su una questione politico-amministrativa che lega scelte difficili, da operare nell'interesse della città, alle prospettive di vita e di lavoro dei dipendenti di una azienda comunale.Che siano scelte difficili lo si capisce dalla lunghezza esasperante delle discussioni sull'ex-Upim, complicate dalle improvvise accelerazioni alla vigilia di elezioni, e recentemente da capriole che portano componenti di destra e di sinistra a scambiarsi le posizioni e a ironizzare gli uni sugli altri sulla vendita delle farmacie. Dico no alla demagogia perché, a ben guardare, gli orientamenti dei due schieramenti (o tre?) principali della politica trevigliese non sono affatto definiti né stabilizzati. Nulla di male quando le decisioni sono complesse, ma è inutile alimentare l'illusione che basti cambiare l'autista alla guida per risolvere i problemi. Una soluzione, se esiste, non può prescindere dalla gradualità, che vieta sia il colpo di testa di un sindaco che acquista l'Upim senza sapere cosa farsene, sia di vendere in tutta fretta un'azienda comunale attiva, se non proprio redditizia, per risolvere questioni come l'Upim e le tangenziali, tutte ugualmente lontane da progetti esecutivi e perfino da ipotesi di fattibilità. Quando si pretende di adeguare la cassa alle idee, anziché il contrario, è inevitabile che ne derivi la paralisi, che comunque evita il peggio. In proposito è deludente la disattenzione cronica per la buona pratica della programmazione, da attuare attraverso lo strumento del bilancio annuale, opportunamente chiamato Piano Esecutivo di Gestione delle entrate e delle spese. Questo è l'antidoto contro le improvvisazioni e la demagogia. Vedasi la scarna cronaca della stampa sulla approvazione del bilancio la settimana scorsa. Ottimi gli interventi di Treviglio Libera e degli amici di Nuova Italia nei rispettivi siti, dove legittimamente rappresentano le loro posizioni. Manca purtroppo la sintesi dei partiti, e si badi che non ci sono solo le questioni di facile presa come l'Upim, le tangenziali, la via Cavallotti, dove ci si divide essenzialmente su come spendere il denaro pubblico. Ci sono i capitoli della lotta agli sprechi e per la produttività della macchina e dei servizi comunali, che dovrebbero essere il cavallo di battaglia del centro destra in un periodo di crisi economica, dei quali non si dice nulla.
Auguri di Buona Pasqua agli amici di Treviglio Libera
Valerio Adami

1 commento:

Anonimo ha detto...

L'ing. Adami è come sempre preciso e acuto. Un intervento da sottoscrivere.
Gianluca