La nostra Treviglio

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martedì 9 febbraio 2010

Bilancio Sociale Comune di Treviglio

Riceviamo dall'amico Giovanni Senziani un interessante intervento sul "Bilancio Comunale"

Caro Direttore, le faccio una confessione.
Un giorno ,ero allora delegato degli studenti dell’Oberdan,in una riunione d’Istituto con professori e genitori,disegnai una caricatura del mio preside.
Ero figlio di Silva e di Prosdocimi,ed indicai come “corso del fiume Hudson”il naso dell’esimio prof.Albano Cagnin.Da quest’uomo che pazientemente mi riceveva per la mia carica(e non solo),dai miei insegnanti quali la Gina Borghi,adorata connivente dei miei voli pindarici,dalla Colpani, che sopportava,o come meglio direbbe il vate Ferruccio Gusmini,supportava,da to support, questo studente indisciplinato, ho appreso parecchio del mio far di conto condito da qualche dotta citazione.Ora,ricevendo a casa il Bilancio-sociale 2008 del Comune di Treviglio,mi permetto un paio di osservazioni.
1) La forma
Pur ritenendo l’assessore alla cultura Daniela Ciocca persona di grande competenza,credo che l’impianto fotografico di cui ella è responsabile sia fra le cose più banali e stucchevoli che abbia mai visto.Ste mani rivolte verso il cielo a simboleggiare la socialità fan già passar la voglia di scorrerlo sta sorta di Bilancio.E’vero,son figlio d’una cultura oratoriale(compreso un paio di ceffoni che a Milano il buon padre Anelli mi rifilò per varie intemperanze),ma sto scimmiottare l’intreccio di mani(allora bianche e nere)simbolo del missionariato degli anni ’60,mamma mia,è proprio disastroso.Sarebbe stato meglio copiar il buon Nicolini o rivolgersi molto più semplicemente al nostro valido Cesni.
2) La sostanza
Vado a pag.48,ove scopro che previsionalmente eran indicati per alienazioni E 7.039.000 ed accertati E 2.270.000, e per oneri urbanizzativi E 4.885.000 contro interventi finanziati per E 2.152.000.In soldoni sta Giunta ha previsto d’introitare 12 milioni di euro e ne ha portati a casa meno di 4.5 milioni.
Pur nelle scusanti di pag.49,e di tutte ste mani socialmente vuote e protese,il mio caro Preside Cagnin e la prof:Colpani m’avrebbero preso a pedate(virtuali).
Di fronte a tale impianto evito il resto dell’analisi perché,come faccio da anni,voglio confrontare le mie osservazioni con l’amica bocconiana prof.Irene Gatti,e con lei far commenti,magari salaci su un bilancio che par più surreale che sociale.
Leggo sul Vs.u.s.che l’amico Ferruccio Merati,con la sua proverbiale sapienza condita da professionale tecnicismo,disegna uno scenario possibile(29 opere,ovvero la solitudine dei numeri primi),che sa non verranno realizzate,lanciandosi poi in una dissertazione sul PGT degna del miglior moroteismo democristiano(da ‘Anche per l’adozione sino al dopo l’adozione),sottigliezze di grande politica ormai trascorsa che non appartiene a sto sindaco,a sta Giunta, e nemmeno a sto Consiglio Comunale.
Le forze politiche dovrebbero farsi carico di un progetto reale di spesa e programmazione.
Di architetti bolognesi che progettan parcheggi fra rogge ed ossari;di mani protese verso il vuoto;di pseudo bilanci sociali,al di là delle bandiere,da bergamasco legato alla polenta come sostanza,le dico basta:sta gente faccia altro ma non amministrare.
Giovanni Senziani

1 commento:

Anonimo ha detto...

Scrive Giovanni che "Le forze politiche dovrebbero farsi carico di un progetto reale di spesa e programmazione". Questa in effetti è la loro funzione principale, anche per rispetto verso i cittadini e gli elettori, e l'occasione per adempiervi non occorre inventarla, essendo precisamente l'appuntamento annuale col bilancio di previsione, l'atto politico e amministrativo fondamentale per la città.
A Treviglio è in dirittura d’arrivo il bilancio per l’ultimo esercizio prima delle elezioni comunali, ma i partiti, alcuni in particolare, non sembrano accorgersene. Eppure nelle proposte per il bilancio i partiti hanno modo di confrontare le loro specificità con le necessità e con le risorse a disposizione, mostrando insieme la qualità della loro sintesi e l’impegno delle persone che li rappresentano.
Ovviamente si confida che le sollecitazioni dei cittadini, e l’attenzione dei lettori, fra cui gli amici che hanno responsabilità nei partiti, contribuiscano a recuperare il significato di un appuntamento che non è affatto burocratico.
Valerio