La nostra Treviglio

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giovedì 29 luglio 2010

VENDITA YGEA S.P.A. : LA SINISTRA TENTA IL BLITZ ESTIVO

Nonostante il parere contrario di gran parte dei cittadini trevigliesi, delle forze di centrodestra e di qualche consigliere comunale di maggioranza, la Giunta di Centrosinistra ha deciso di proseguire con l’iter per la dismissione delle farmacie comunali (Ygea S.p.a.).
Per Treviglio Libera è corretto perseguire una politica di dismissione del patrimonio comunale non strategico e non utile alle finalità istituzionali dell'Ente Locale, per procurare le risorse necessarie alla realizzazione di opere pubbliche indispensabili (soprattutto in tempi di magre risorse). Tuttavia la scelta della Giunta Borghi non va in questo senso, poiché i proventi della vendita delle Farmacie Comunali sono destinati alla costruzione dell’armadillo, cioè per quel un palazzo che sostituirà l’Upim, la cui utilità è tutt’oggi avvolta nel mistero.
Insomma, vendere Ygea S.p.A. per costruire un costoso palazzo al posto dell’Upim, di cui si continua ad ignora la destinazione d'uso (e quindi la concreta utilità per i trevigliesi) è una scelta sciagurata.
Non si può essere “senza se e senza ma” contrari alla dismissione dei beni non strategici per il Comune se ciò serve per finanziare opere fondamentali per il futuro di Treviglio, ma purché si tratti di interventi strettamente legati alle finalità istituzionali di un Comune.
Così come impostata, però, la vendita di Ygea S.p.a. non può che trovarci fortemente contrari.
Riconvertire il patrimonio comunale per avere opere e beni che soddisfino le più importanti esigenze dei trevigliesi è un principio pienamente condivisibile da una associazione liberale di centrodestra come Treviglio Libera, ma la vendita della Ygea S.p.a. - che gestisce le tre farmacie comunali e altri numerosi servizi utili alla comunità - per acquisire un nuovo edificio non farà altro che aprire una ulteriore voragine nella spesa pubblica per mantenerlo, e ne risulterà in effetti un depauperamento delle risorse comunali.

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