- investimenti programmati: 24,9 milioni di euro;
- somme impegnate per gli investimenti, a settembre 2010, € 3,6 milioni.
E' questo il dato più evidente della quinta variazione al bilancio 2010 apportata della Giunta Borghi.
La "manovra" di bilancio, approvata dalla maggioranza lo scorso 30 settembre, acclara una significativa riduzione delle entrate e, tra queste, minori introiti per oneri di urbanizzazione per circa 2,5 milioni di euro con contestuale contrazione, per una cifra, degli investimenti programmati per una pari cifra.
Ma se da una parte non si può fare una colpa all'Amministrazione se, a causa della crisi, calano le entrate da oneri (anche se bisogna ricordare che a Treviglio il piano casa è stato osteggiato dalla Giunta di sinistra e circoscritto, di fatto, alla sola zona Nord), dall’altra si deve evidenziare che il bilancio per l'anno in corso è stato stilato dalla Giunta con scarsa capacità di prevedere l'andamento reale delle entrate.
La verità, ma lo avevamo già evidenziato in sede di discussione sul bilancio, è che gli investimenti programmati dalla Giunta si basano quasi esclusivamente sull’alienazione di Ygea S.p.A., cioè delle Farmacie comunali, mentre le altre entrate previste sono, in verità, assai incerte; la manovra di bilancio certifica questo stato di cose.
Per altro ad oggi la vendita delle Farmacie non sembra nemmeno più di immediata esecuzione, dal momento che la maggioranza non sembra ancora sapere quali siano le conseguenze fiscali dell'operazione che vuole porre in atto. Come è scritto, con pudore, "nelle carte" portate in Consiglio, sono in corso di definizione "aspetti prodromici".
L’Amministrazione, invece, dovrebbe valutare la possibilità di alienare la piena proprietà dei numerosi immobili che, nel corso degli anni, ha dato in concessione.
Ad esempio, ha senso che il comune ritorni in possesso di un’abitazione dopo 99 anni di concessione?
È meglio che il concessionario, se può, l’acquisti e ne diventi proprietario per intero. Si tratta di somme non piccole, che possono permettere all’Ente di eseguire opere pubbliche necessarie senza penalizzare il patrimonio. E poi c’è sempre la possibilità di cedere una parte dell’Upim, in modo da sgravare l’Ente dal costo della ristrutturazione.
La conclusione è che, quanto ad opere pubbliche, di quelle importanti, di rilevo, quelle che possiamo ben definire "strategiche" per il futuro della Città, la Giunta Borghi ne parla tanto, fa molta propaganda, ma conclude poco. E quindi i trevigliesi, noi trevigliesi, dovremo accontentarci del "poster" pubblicitario da € 10.000 affisso sulla facciata dell'Upim col disegno di un progetto che non parte, ma talmente costoso che, se veramente si attuasse, senza la compartecipazione del privato costituirebbe un macigno sui “conti” delle prossime amministrazioni.
Nel 2011 voltiamo pagina?
Avv. Gianluca Pignatelli
Consigliere Comunale
Capogruppo PDL
Nessun commento:
Posta un commento