Aprire o chiudere, questo è il dilemma.
Parafrasando William Shakespeare i trevigliesi si sono domandati per molti mesi quale doveva essere la sorte della nuova piazza di Zona nord che, dopo i lavori di ristrutturazione costati oltre 1 milione di Euro, è stata aperta e chiusa al passaggio veicolare “a singhiozzo”.
Della vicenda l’Associazione “Treviglio Libera” si è nuovamente occupata nell’incontro di lunedì, dopo la decisione della Giunta Borghi di procedere alla completa e definitiva pedonalizzazione della Piazza.
La questione non è di piccolo conto poiché la chiusura della Piazza al traffico comporta anche la chiusura di Via Pontirolo, un’arteria importante della viabilità cittadina e porta d’ingresso della città per chi viene da nord.
Tutti i trevigliesi hanno constato, in questi mesi, come la sostanziale chiusura di Via Pontirolo ha creato seri problemi di viabilità, inducendo residenti e non ad inventarsi percorsi alternativi attraverso le vie del quartiere Nord di Treviglio.
Ha ragione il capogruppo PDL in Consiglio Comunale, avv. Gianluca Pignatelli, quando osserva che con la pizza di zona Nord sarebbe stato possibile soddisfare diverse esigenze (sia quelle del commercio, sia quelle sociali finalizzate a creare un punto di aggregazione nel quartiere) senza prevaricazioni. Pignatelli ha ricordato che, ad esempio, la pedonalizzazione del Centro Storico di Treviglio non è stata fatta in una notte, ma è stato un percorso durato anni, con chiusure parziali, pomeridiane e serali e con orari di accesso legati anche alle stagioni, sino a giungere solo dopo diverso tempo alla chiusura totale.
Ciò ha permesso ai trevigliesi di abituarsi e al commercio di gestire piano piano il cambiamento.“Treviglio Libera” si associa alle critiche espresse da Pignatelli in Consiglio Comunale: la piazza poteva rimanere aperta al passaggio dei veicoli la mattina ed essere chiusa in tardo pomeriggio o in serata per favorire l’aggregazione con spettacoli e manifestazioni.
In questo modo, con un adeguato periodo transitorio, il commercio avrebbe potuto “attrezzarsi”.
Non bisogna dimenticare, infatti, che i negozi che animano via Pontirolo e la piazza sono esercizi commerciali di “vicinato”, che vivono del passaggio dei residenti: se dovessero chiudere o trasferirsi, il quartiere tornerebbe ad essere un grande dormitorio e basta, proprio come quando fu costruito. Anche la Piazza, allora, sarebbe inutile perché rimarrebbe un’area deserta e le ingenti somme spese sarebbero state sprecate.
“Treviglio Libera” chiede, quindi, che la Giunta Borghi torni sui suoi passi e che, se proprio vuole insistere sulla chiusura di via Pontirolo e dell’attigua piazza, ciò avvenga almeno in modo progressivo e con la più ampia condivisione dei residenti, senza creare danni economici a chi ha negozi, uffici o attività con accesso di pubblico.