


Treviglio Libera, nella consueta riunione del Direttivo dell’Associazione, ha valutato positivamente la recente posizione assunta all’Amministrazione Comunale di optare per la riqualificazione del Palazzo Upim in luogo dell'abbattimento e della costruzione del costosissimo “Progetto Grassi”.
“Lo abbiamo sempre sostenuto: l'Upim va ristrutturato perché è da privilegiare una soluzione poco costosa, non è il momento per sperperare i pochi soldi comunali con progetti faraonici” ha detto Gianluca Pignatelli, consigliere comunale di Forza Italia, che ha aggiunto “con lo studio Coppola e l'ennesimo concorso di idee si fa di certo un passo indietro, ma se ciò prelude alla semplice manutenzione straordinaria dell'attuale struttura e alla creazione di una facciata adeguata allo stile architettonico di fine ottocento del centro storico, allora la proposta merita una seria riflessione da parte di tutti, mettendo da parte le contrapposizioni tra maggioranza ed opposizione per il bene di Treviglio, perché il palazzo Grassi ha un costo insostenibile per le casse del Comune e gli oneri di intervento devono essere radicalmente ridotti”.
Tutti ci ricordiamo com’era Piazza Garibaldi prima dello scempio degli anni ’70, ecco l’Associazione Treviglio Libera si ispira a quell’immagine di un tempo per suggerire, attraverso una rivisitazione che la attualizzi e finanche con la ricostruzione dell’antico portico di Santa Marta, la riqualificazione del “Salotto di Treviglio”.
Preso atto che l’Amministrazione Comunale, dopo quasi tre anni di immobilità, ha finalmente fatto marcia indietro, rivedendo le proprie idee, abbandonato il costoso ed inutile progetto Grassi, per optare, invece, per una semplice e veloce ristrutturazione dell’immobile, l’Associazione Treviglio Libera osserva che rimane privo di soluzioni l’antico nodo della destinazione d'uso dell'immobile.
Secondo lo studio Coppola l'immobile ex Upim dovrebbe ospitare servizi ed uffici comunali già collocati nel Centro Civico Culturale: emeroteca, biblioteca, sala lettura, ecc... .
E' evidente che la Giunta non ha idea su come utilizzare l'immobile, ma la questione è annosa, poiché fin dal 1994, data infausta di acquisto del palazzo Upim, nessun amministratore ha saputo dire cosa farne.
Treviglio Libera non scarta l'opportunità di alienare, anche totalmente, l'immobile a privati per favorire l’insediamento di attività commerciali o di ristorazione, che almeno contribuirebbero a vivacizzare il Centro ed invita ad aprire un dibattito sulla questione, indicando, a titolo d’esempio, alcune possibili destinazioni d'uso per l'immobile che è il cuore della nostra città:
- Al primo piano, minialloggi per le giovani coppie trevigliesi (che così “vivrebbero” il centro storico), oppure piccole sale polivalenti per l'associazionismo e il volontariato cittadino.
- Al piano terreno, una struttura di negozi e servizi di ristorazione con concessione del plateatico così da rivitalizzare la Piazza (operazione che potrebbe vedere come protagonisti i commercianti trevigliesi) e consentire il “rientro” per una parte dell’investimento pubblico.
- Al piano interrato il comune potrebbe recuperare gli spazi per l’archivio comunale.
- L’intero immobile potrebbe essere destinato a Tribunale della Repubblica e sede del Giudice di Pace.
Si tratta di proposte che, in alcuni casi, possono anche essere tra loro integrate poiché non incompatibili. Quel che è necessario, a livello politico-amministrativo, è un serio confronto sull'utilizzo della struttura; se davvero mancano idee serie e l’amministrazione comunale brancola nel buio anche su questa vicenda, si potrebbe decide che, una volta messi i “paletti” sulle modalità di ristrutturazione, il comune alieni l’intera opera lasciando al privato l’onere di intervenire.
Associazione Treviglio Libera
Il coordinatore
dott. Andrea Mattia Maggioni