La nostra Treviglio

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venerdì 22 gennaio 2010

Via Cavallotti: quando le opere vengono progettate bene....

Dalla Stampa locale:

Oltre duecento – per la precisione 201 – in soli trecento metri. È l’incredibile numero di tombini di varie dimensioni e forme che sono stati realizzati in via Cavallotti, una delle principali strade del centro di Treviglio, da ormai un anno e tre mesi oggetto di un interminabile intervento di riqualificazione urbanistica.
Nelle intenzioni del progetto c’era quella di trasformare la strada – che collega la zona Nord con via Roma, cuore dello shopping trevigliese – in una graziosa via affiancata da uno dei pochi tratti urbani ancora scoperti della roggia Mulina: per questo l’intervento prevedeva la collocazione di sampietrini, la realizzazione di una pista ciclabile e la riqualificazione dello stesso corso d’acqua.
Solo che, a distanza di quindici mesi dall’inizio dei lavori – il 20 ottobre 2008 –, la via si presenta tutt’altro che il «nuovo naviglio trevigliese» che avrebbe già dovuto essere.
Quello che soprattutto stupisce per chi la percorre a piedi – in auto l’accesso è ancora riservato ai soli residenti, ma a ogni ora del giorno c’è un viavai di veicoli – è il numero di tombini, davvero eccessivo.
A contarli si arriva a 201 in soli trecento metri, quelli già oggetto dell’intervento di riqualificazione urbana, ovvero dallo svincolo con via Colleoni fino all’incrocio con viale Cesare Battisti (lungo la circonvallazione interna), a pochi metri da via Roma. Alcuni tratti di strada sembrano quasi imbarazzanti: sulla pista ciclabile ci sono fino a cinque o sei tombini rotondi, uno in fila all’altro, oppure tre o quattro tombini quadrati, disposti in un punto obliqui, in un altro in fila, in un altro ancora del tutto a caso.


(da l'Eco di Bergamo del 22 gennaio 2010)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Prima cosa complimenti per il blog.
L'ho scoperto per caso e debbo ammettere che state facendo un bel lavoro.
E' bello trovare un sito che parla della nostra città!
Su via Cavallotti: ma chi ha deciso di fare quell'opera in quel modo?
Uno stordito che usa solo la bicicletta?
Pignatelli, non si può far nulla?

Adelaide.

Anonimo ha detto...

Grazie per l'apprezzamento per il sito.
La riqualificazione di via Cavallotti nasce dall'ultima giunta Minuti, poi si è trascinata negli anni sino a quando il Comune ha trovato i soldi e non sono state chiuse le "liti" con i soggetti che hanno dovuto cedere dei pezzetti di giardino.
Il progetto quindi è stato visto, rivisto negli anni. E credo, da ultimo, anche migliorato! Ma in ultima analisi in quella strada non può starci tutto: ciclabile, marciapiede e corsia auto. Ed infatti non ci sta...
Nel 2011 la nuova amministrazione dovrà ripensare l'uso della via.

Gianluca Pignatelli

Anonimo ha detto...

Sono quel soggetto a cui sono stati espropriati su due tratti della via parte di giardino ed è ricorso al TAR per bloccare un progetto irrazionale. RISULTATO:
inascoltato, espropriato (non ancora indennizzato)con gravi danneggiamenti alla proprietà,accesso carrale e pedonale inutilizzabile.Domani 2.2.2010 inizieranno i lavori nel secondo tratto..dovrò aspettarmi altrettanto? Si potrebbero risparmiare un mucchio di soldi pubblici senza espropri restringendo di pochi cm la roggia di cui è in rifacimento il bordo.
E' una soluzione troppo semplice e logica per essere condivisa e accettata.Che ne pensa?? Rimandare il problema al 2011 vorebbe dire ulteriore spreco di denaro pubblico. Cordiali saluti.
Chiodaroli

Anonimo ha detto...

Ha ragione il sig. Chiodaroli!
Quella via è uno scandalo, che vuol dire che è stato migliorato rispetto a prima?
Chissà com'era allora!
Trezzi. (abitante di via cavallotti)

Anonimo ha detto...

Sicuramenente una modestissima riduzione della raggia tramite il rifacimento del bordo è una soluzione intelligente. Ma sono ocnvinto che il problema non verrà risolto in corso d'opera e la prossima amministrazione dovrà pensarci.
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Uno dei progetti precedenti prevedeva una profuzione di colonnine e catenelle, una per ogni percorso (pedonale, ciclabile, automobilistico) con una maggior restrizione del calibro dei passaggi.
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Gianluca Pignatelli