La nostra Treviglio

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domenica 10 gennaio 2010

POLEMICA SULLE DICHIARAZIONI DI VOTO DEL SINDACO

Dal Comune di Treviglio: alcuni consiglieri di minoranza hanno contestato la facoltà del Sindaco di intervenire, durante i Consiglio Comunali, in sede di dichiarazione di voto al termine del dibattito sui punti in discussione. Ne è nata una polemica tra detti consiglieri e il Presidente del Consiglio Comunale Gianluca Pignatelli (anch'esso consigliere PDL di minoranza). Vi trascriviamo la lettera del Presidente indirizzata, sull'argomenti, ai capigruppo consiliari e debitamente protocollata:

Treviglio, 15/12/2009

Egregio signori
CAPIGRUPPO CONSILIARI

e p.c.

Gentile signora
Sindaco

Egregio signor
Segretario generale

OGGETTO: LETTERE 3/11/09 E 25/11/09 PROT 56682 IN TEMA DI DICHIARAZIONE DI VOTO DA PARTE DEL SINDACO

I signori consiglieri Manenti, Siliaprandi, Riganti e Mangano hanno richiesto allo scrivente delucidazioni in merito alla legittimità della dichiarazione di voto che, talvolta, il signor Sindaco effettua. Gli stessi hanno, in particolare, rilevato che il Regolamento del funzionamento del C.C. non prevede espressamente detta facoltà a favore del primo cittadino, riservando la dichiarazione di voto ai capigruppo (o comunque ad un consigliere per ogni gruppo costituito).

Convocata due volte la Conferenza dei Capigruppo, in funzione di Commissione per il Regolamento, i cortesi interroganti non si sono presentati; ricorro quindi alla presente, indirizzata a tutti i capigruppo per opportuna conoscenza dato l’argomento di interesse generale, per esprimere le seguenti valutazioni.

Deve anzitutto rilevarsi che il Sindaco non appartiene ad un gruppo consiliare, ciò lo dimostra, ad esempio, il fatto che il suo voto non è computato in quello di nessun gruppo nel voto ponderale previsto nelle commissioni consiliari.

Il Sindaco, tuttavia, oltre ad essere a capo dell’Esecutivo ha anche tutte le prerogative del Consigliere Comunale: vota in Consiglio, è computato al fine di determinare le soglie dei quorum nelle deliberazioni, è conteggiato per verificare la presenza del numero legale (salvo la seduta di seconda convocazione), ecc… . Lo stesso TUEL, del resto, non estende al Sindaco l’incompatibilità dell’ufficio di assessore con la carica elettiva di consigliere comunale.

In questo quadro normativo si pone il quesito circa la possibilità per il Sindaco-Consigliere di rendere la propria dichiarazione di voto.

È evidente, per quanto sinora detto, che la dichiarazione di voto espressa da un capogruppo di maggioranza non può essere riferita al Sindaco, che non appartiene a nessun gruppo; detta dichiarazione di voto, infatti, consuma esclusivamente il diritto del gruppo consiliare (recte: degli altri membri del gruppo consiliare non in dissenso) di intervenire in sede di dichiarazioni di voto.

A giudizio dello scrivente il Regolamento che disciplina il funzionamento del C.C. deve, alla luce delle suesposte considerazioni, essere interpretato in modo estensivo, consentendo anche al Sindaco-Consigliere che, di fatto, costituisce un gruppo sui generis, di formulare, ex art. 62 comma quarto del Regolamento, la propria dichiarazione di voto (contra legem facit qui id facit quod lex prohibet).

In difetto si produrrebbe una stortura del sistema tale per cui il primo cittadino, eletto direttamente dal corpo elettorale, sarebbe un minus habens rispetto non solo ai capigruppo, ma anche a ogni singolo consigliere che, sibbene in dissenso, è abilitato ad intervenire in sede di dichiarazione di voto.

Non da ultimo si deve considerare la consolidata prassi istituzionale nell’applicazione del Regolamento di funzionamento del C.C. che ha sempre consentito al Sindaco di effettuare la dichiarazione di voto.

È sufficiente sfogliare i verbali dei passati Consigli Comunali. A titolo esemplificativo, tra i molti dell’ultima giunta Minuti, si citano i Consigli Comunali del:
13.4.99 (7),
13.6.00 (3) ,
16.2.00 (1) ,
17.5.00 (4),
29.11.00 (3).
Per la Giunta Zordan si rammentano, ex pluribus, i seguenti interventi del Sindaco in sede di dichiarazione di voto:
29.5.02 (2,3,5)
25.3.03 (1)
18.6.04 (1)
14.7.04 (6)
11.10.04 (2)
29.11.04 (2)
20.12.04 (2)
7.2.05 (2)
15.2.05 (con dichiarazione di voto sul bilancio)
21.3.05 (con intervento in tema di PII Sai e Triade)
16.6.05 (4)
14.7.05 (dichiarazione di voto su un OdG del consigliere Pignatelli)
28.7.05
5.10.05 (3, dove alla dichiarazione di voto il Sindaco è invitato dallo stesso Presidente del CC dell’epoca)
26.10.05 (12)

Il sottoscritto non ha consultato i verbali di tutti i C.C. ma circa la metà di quelli svolti dalla fine dal 1999 in avanti; l’elenco, quindi, potrà essere completato con la lettura e l’analisi della trascrizione delle altre sedute.

Lo scrivente (senza voler scomodare Costantino Mortati) non ritiene, quindi, vi siano ragioni per discostarsi dalla prassi applicativa consolidata del Regolamento di funzionamento del C.C. e segnatamente dalla linea di condotta tenuta anche dal proprio immediato predecessore.

Il sottoscritto non può, tuttavia, esimersi dal rilevare che la scelta degli istanti di sottrarsi al confronto nella sede deputata appare indice di volontà polemica fine a se stessa, tenendo anche conto del fatto che tre dei quattro interroganti erano presenti ai C.C. succitati del mandato 2001-2006 (alcuni anche con incarichi di rilievo) e che mai furono mossi rilievi al Sindaco e ai Presidenti del Consiglio Comunale dell’epoca.

Dispiace questa polemica, che lo scrivente ritiene abbia per destinatario se stesso, specie alla luce del fatto che allor quando è stato chiesto, in particolare dalla minoranza, di consentire, ad esempio, l’accorpamento dei tempi di intervento e dichiarazione di voto (al fine di poter avere più tempo a disposizione in sede di dibattito), di dare lettura alle dichiarazioni scritte tramite altro consigliere e ancora di consentire la costituzione del gruppo misto (tramite l’interpretazione “autentica” del Regolamento), il sottoscritto ha sempre assecondato, con spirito collaborativo e in accordo con la conferenza dei capogruppo, le richieste dei propri consiglieri.

Cordiali saluti,

Il Presidente del Consiglio Comunale
Avv. Gianluca Pignatelli

1 commento:

Anonimo ha detto...

Domanda:
ma i consiglieri comunali di Treviglio non hanno altro da fare che perdersi in queste sterili polemiche?!?!?!
Pensassero ai veri problemi della città!
W Siliprandi!
Alcide