La nostra Treviglio

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mercoledì 24 giugno 2009

Analisi del voto: il dopo elezioni a Treviglio

I partiti del centro-destra trevigliese sono restii a rilasciare commenti sull'esito delle elezioni, e su come avviare un dopo-elezioni che si presenta ricco di novità. Eppure non mancano motivi di soddisfazione, accanto alla delusione di non avere rappresentanti eletti in consiglio provinciale.
Nelle elezioni di livello nazionale il PdL tiene senza problemi il 32%, senza ripercussioni negative per le "scosse" provinciali e locali, mentre la Lega balza oltre il 23%. Il travaso di voti dal PdL alla Lega nelle elezioni provinciali non sottrae voti al candidato presidente, e corrisponde al buon lavoro della Lega e del suo candidato, mentre dall'altra parte ha pesato il protrarsi della fase di "rodaggio" del PdL, non ancora formalmente costituito in consiglio comunale e in città a tre mesi dal congresso fondativo.
È utile ricordare che molti nel PdL ritengono che le province siano enti da superare (così è scritto nel documento conclusivo del congresso), e che il problema della mancata rappresentanza nel consiglio provinciale sia alquanto enfatizzato. In primo luogo perché, se non è rappresentata Treviglio, lo è molto bene la "bassa" di cui Treviglio è il capoluogo, con due eletti brignanesi e due caravaggini fra i quali il presidente Pirovano. In secondo luogo perché si carica la funzione del consigliere di un livello di autonomia e responsabilità che egli non può e non deve avere. Il consigliere è una voce del collegio, ma non ha un programma di collegio, è componente di una squadra e concorre con uguale attenzione e impegno alla risoluzione dei problemi di ogni altro collegio e città della provincia.
Queste elezioni cambiano in modo rilevante lo scenario politico locale, il peso delle forze in campo e le conseguenti prospettive. Si comprende la cautela dei partiti nello scoprire le carte, mentre manca ancora la voce del PdL che attende nei prossimi giorni la designazione del coordinatore comunale (lo statuto ne prevedeva la nomina entro metà maggio). È tuttavia evidente che, con questi risultati, a due anni dal prossimo rinnovo del consiglio comunale, il centro-destra trevigliese si avvia a subentrare alla sinistra nel governo della città, e deve prepararsi a farlo nel modo migliore, rafforzando le alleanze e mettendo a punto un comune programma amministrativo.

ing. Valerio Adami
Direttivo Associazione Treviglio Libera

1 commento:

Anonimo ha detto...

Condivido il commento dell'ing. Adami.
Molto probabilmente quando il PdL deciderà di nominare il coordinatore sarà troppo tardi e il centro-destra sarà bello che defunto....