La nostra Treviglio

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martedì 26 maggio 2009

DALLA STAMPA LOCALE: Noi elettori di sinistra che votiamo a destra!


Pubblichiamo dalla stampa locale un interessante articolo dell'amico Roberto Fabbrucci:

"Noi elettori di sinistra che votiamo a destra.
Gent. direttore, come socialista e quindi uomo di sinistra, da tempo addoloro i miei ex compagni perché -incredibilmente e secondo loro- non sarei più a sinistra. Eppure non mi sento cambiato, anzi, rileggendo i miei articoli scritti dal 1980 in poi, l'unica cosa che correggerei sono gli errori di battitura. Certo, come socialista mi rammarico di non avere una sinistra da votare in Italia, dico una sinistra alla Blair, ma così è. Dunque, mentre mi accingo a "non votare" anche quest'anno la cosiddetta sinistra, gradirei che "il Giorno", come contributo alla riflessione dei miei amici "progressisti", pubblicasse un intervento del mio amico Mauro Bolzoni che rende evidente il perché, io e tanti altri, non ci riconosciamo in quella parte di politica che si sente migliore. Forse perché ci sentiamo semplicemente normali.
"Il ceto medio riflessivo è la parte sana del Paese, legge Repubblica e va a teatro a vedere Dario Fo. Legge anche l'Economist, ma solo quando c'è un bell'articolo contro il governo italiano. Vive in una villetta fuori città o in un appartamento in centro e appende fuori dal balcone la bandiera della pace.
Il ceto medio riflessivo non è convinto che la carne e le medicine siano proprio necessarie. Si cura con l'omeopatia, l'agopuntura e lo shiatzu. Ha un figlio che fa il Master in America ma odia gli americani per la loro politica sanitaria e per la politica estera. Il ceto medio riflessivo è consapevole che l'immigrazione è una grande risorsa per il Paese, adora l'arredamento etnico, la cucina multietnica e non paga i contributi alla colf filippina.
Il ceto medio riflessivo frequenta le Mostre d'Arte, ma solo se vengono organizzate alla Biennale o alla Triennale. Adora tutto il Post-, il Neo- e i materiali poveri. L'importante è che non si capisca subito troppo facilmente quello che c'è dipinto sul quadro.
Il ceto medio riflessivo è molto preoccupato per i continui attacchi all’indipendenza della magistratura e per la stagnazione economica. Quest'anno è indeciso se fare le vacanze aFormentera, a Capoverde o a Santo Domingo. Per Natale gli hanno regalato lo schermo piatto.
Il ceto medio riflessivo ha una cultura medio alta. Legge Tabucchi, Pennac, Maggiani,Dacia Maraini e Stefano Benni. Non guarda mai la televisione. Tranne il Tg3.
Al cinema non si perde l’ultimo film coreano fresco vincitore del Festival di Berlino, quello che 'meno dialoghi ci sono e più è intelligente. Emozionante. E pieno di riferimenti. Mica come quelle schifezze hollywoodiane'. Il ceto medio riflessivo e democratico, antifascista, laico e progressista. Ma, soprattutto, è indignato.
Roberto Fabbrucci"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

IL ceto medio riflessivo per fortuna non è solo questo. E' anche di orientamento moderatamente progressista o moderatamente conservatore che pur non votando per la sinistra, il centro sinistra o per L'UDC, non vota neanche per un premier che secondo la (ex) moglie frequenta morbosamente minorenni, ne fascisti (mal)travestiti da moderati come La Russa che sbavano per far presidiare le città ai militari come nel Cile di Pinochet e raggiungono l'apice dell'orgasmo quando i parà della Folgore sparano a una ragazzina afghana.
Semplicemente questo ceto moderato riflessivo si tura il naso e trattenendo a stento i conati di vomito attende sempre più rassegnato che questo ciarpame politico passi

Blog de "il Mandatario" ha detto...

Aggiungo un link per completare i ragionamenti sull'intervento riguardo il "ceto medio riflessivo", Dibattito serrato. Leggi.

http://www.facebook.com/note.php?note_id=87001439899