La nostra Treviglio

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mercoledì 26 novembre 2014

PEZZONI FERMATI: 3 mln di euro e una riduzione dei posti auto!


Chiediamo a gran voce di bloccare l’iniziativa di ristrutturazione del parcheggio di piazza Setti e di ripensare profondamente il progetto.
 
Siamo stati fra i primi a proporre un parcheggio interrato multipiano in Piazza Setti, ma quando abbiamo esaminato il progetto proposto dal sindaco Pezzoni e dalla sua Giunta ci siamo accorti che si tratta di uno spreco enorme di denaro.

Infatti chi mai spenderebbe circa 3 milioni di Euro (a cui si aggiungono un altro milione circa di euro di interessi passivi sul finanziamento) per costruire un nuovo parcheggio che, rispetto agli attuali 135 posti auto, ne mette a disposizione del pubblico solo 118?

Ecco riassunto, in pochi essenziali numeri, il progetto di questa Giunta.

Si possono, anzi si devono, ricercare soluzioni alternative: un parcheggio interrato, multipiano, può essere collocato in altre aree della città, vicinissima al centro, come largo Caprera. Oppure come piazza Insurrezione, piazza Cameroni, viale Battisti ecc…

A ciò si aggiunge la realizzazione di una colata di cemento, eufemisticamente definita “piazza,” di cui non si sente l’esigenza: piazza Garibaldi, piazza Manara e piazza Santagiuliana si trovano a breve distanza. 

Il progetto prevede altresì di creare un anfiteatro che può ospitare, con l’area antistante, fino a 1.500 persone (si, avete letto bene MILLECINQUECENTOPOSTI!). Ora, al di là del numero a dir poco spropositato, come si può pensare di ospitare un concerto o una rappresentazione teatrale, con le automobili che escono dal parcheggio o che transitano sulla circonvallazione?

Non ha, inoltre, senso far spendere ai Trevigliesi 4 milioni circa per questo intervento e allo stesso tempo tentare di vendere, per una cifra analoga, l’area del Foro Boario, affermando che servono risorse per il bilancio del Comune.

Chiediamo al sindaco Pezzoni di fermarsi, di pensare a Treviglio e alle vere necessità della Città, magari ascoltando le idee e le proposte di coloro che vi abitano e, quindi, di non approvare il progetto martedì 24 novembre.

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