La nostra Treviglio

La nostra Treviglio

venerdì 26 marzo 2010

Intervista a Carlo Saffioti, candidato al Consiglio Regionale delal lombardia per il Popolo della Libertà

Psichiatra di professione, politico praticante da venticinque anni, da quando venne eletto in consiglio comunale a Bergamo per il Partito Liberale Italiano. Carlo Saffioti, 58 anni, nel 1994 dopo lo scioglimento del Pli si dimette da assessore e costituisce il gruppo di Forza Italia. Nel 2000 alle elezioni regionali è il primo degli eletti e nel 2005 riconfermato al Pirellone è nominato presidente della IV commissione Attività Produttive.Bergamo e la Regione Lombardia. Obiettivi raggiunti e priorità?«Investimenti per quasi due miliardi l’anno solo per la Bergamasca; sanità, la migliore per qualità e quantità di prestazioni; il più forte sostegno alle imprese e redditi famiglie e dei lavoratori. Individuo una priorità fondamentale: semplificazione burocratica in tutti i settori».L’Expo è alle porte. Cosa intende fare per garantire alla città dei mille una fetta dell'Esposizione?«Bergamo-Treviglio, la Pedemontana, la Brebemi sono infrastrutture funzionali anche per il sistema orobico. I bergamaschi dovranno puntare soprattutto su un obiettivo strategico quale il collegamento tra l’aeroporto di Orio al Serio e la stazione di Bergamo».
Il teatro Donizetti ha bisogno di un intervento strutturale, troppo oneroso per l'amministrazione. Si potrebbe pensare a un aiuto della Regione?«Il Ministro Sandro Bondi ha incontrato il sindaco e l’assessore alla Cultura, manifestando l’impegno a porre le basi di un accordo di programma tra Ministero, Comune, fondazioni bancarie e privati per finanziare il progetto di restauro.
Anche la Regione dovrà fare la sua parte». Tre temi: famiglia, salute, lavoro.«Sono centrali per la Regione. Per la famiglia abbiamo alleggerito il fardello fiscale attraverso buoni e voucher, dato sostegni a maternità e assistenza domiciliare ad anziani e disabili. Abbiamo garantito 13 milioni per la Dote Scuola a Bergamo. Per il lavoro, ricordo la legge sulla competitività e il sostegno credito, l’internazionalizzazione e l’innovazione, la difesa delle produzioni locali, l’aiuto ai comuni della montagna».Il rapporto con la consorte alleata, la Lega, in Regione.«Fino ad ora non ci sono state crisi o empasse con la Lega, anche se non sono mancate tensioni su alcuni temi. Vedo però un rischio: se il Pdl non confermerà in maniera forte la propria leadership sarà forte il rischio di un passaggio dalla competizione alla conflittualità». Se fosse riconfermato il governo Formigoni è ipotizzabile un bergamasco assessore? Lei lo scorso mandato era tra i papabili. «La volta scorsa l’anomalia è stata data da un assessore scelto tra gli esterni pur in presenza di qualificati e credibili eletti. Sono prevalse logiche che nulla avevano a che vedere con il voto dei cittadini. Perché non ho fatto l’assessore? Perché forse sono ritenuto da qualcuno “incapace” o perché sono sempre stato fedele alla mia libertà di pensiero. Diciamo che la campagna elettorale non è iniziata nei migliori dei modi. Come si sta concludendo?Siamo scivolati sulla buccia di banana che ci è stata buttata e ci siamo trovati a doverci difendere per timbri e firme invece di rappresentare con orgoglio le cose fatte e le nostre proposte, contro il vuoto e l’anacronismo della sinistra. Mi sembra che stiamo recuperando e la manifestazione di Roma ha ribadito che “Il Pdl è il partito che ha idee, proposte e leader”. Spero che Gianfranco Fini e i suoi capiscano che ci sono momenti in cui non è accettabile prendere posizioni che servono solo e soltanto a logorare la leadership del Pdl.
Dopo tanti anni in politica cosa pensa di poter ancora dare in Regione?Entusiasmo, passione e la voglia di fare di sempre. La politica non può essere separata dall’etica, altrimenti, come diceva Mazzini, “diventa brigantaggio”. Etica in politica per me significa: ascolto e confronto con la realtà, realizzare fatti, rigorosa onestà personale.

sabato 13 marzo 2010

L'on.Gabriele Albertini a Treviglio

Presentazione del libro "Sindaco senza frontiere" alla presenza dell'autore on. Gabriele Albertini (Europarlamentare del PDL e già Sindaco di Milano) e del Consigliere Regionale Carlo Saffioti.
L'incontro si terrà Venerdì 19 marzo alle ore 18.00 presso "Sala Melograno" - Cassa Rurale di Treviglio - Via Carcano - Treviglio

venerdì 12 marzo 2010

Consiglio Comunale Citta di Treviglio

Consiglio Comunale del 18 marzo 2010, ore 17.00:
1 – Audizione del Difensore Civico in merito alle attività svolte nel corso del mandato Consiglio

Comunale aperto del 18 marzo 2010, ore 18.00 (presso ex-Upim):
1 – Consiglio Aperto sulla Crisi Economica Globale

Consiglio Comunale del 22 marzo 2010, ore 18.00:
1 – Petizione Circolo “Nuova Italia” in merito a dismissione Farmacie Comunali
2 – Mozione Consigliere Bonfichi e altri in tema di Deliberazione Regionale sul Fondo Nazionale per le Politiche Sociali

martedì 9 marzo 2010

domenica 7 marzo 2010

Il Presidente Napolitano risponde ai cittadini

Egregio signor Magni, gentile signora Varenna, ho letto con attenzione le vostre lettere e desidero, vostro tramite, rispondere con sincera considerazione per tutte le opinioni dei tanti cittadini che in queste ore mi hanno scritto. Il problema da risolvere era, da qualche giorno, quello di garantire che si andasse dovunque alle elezioni regionali con la piena partecipazione dei diversi schieramenti politici. Non era sostenibile che potessero non parteciparvi nella più grande regione italiana il candidato presidente e la lista del maggior partito politico di governo, per gli errori nella presentazione della lista contestati dall'ufficio competente costituito presso la corte d'appello di Milano. Erano in gioco due interessi o "beni" entrambi meritevoli di tutela: il rispetto delle norme e delle procedure previste dalla legge e il diritto dei cittadini di scegliere col voto tra programmi e schieramenti alternativi. Non si può negare che si tratti di "beni" egualmente preziosi nel nostro Stato di diritto e democratico. Si era nei giorni scorsi espressa preoccupazione anche da parte dei maggiori esponenti dell'opposizione, che avevano dichiarato di non voler vincere - neppure in Lombardia - "per abbandono dell'avversario" o "a tavolino". E si era anche da più parti parlato della necessità di una "soluzione politica": senza peraltro chiarire in che senso ciò andasse inteso. Una soluzione che fosse cioè "frutto di un accordo", concordata tra maggioranza e opposizioni?
Ora sarebbe stato certamente opportuno ricercare un tale accordo, andandosi al di là delle polemiche su errori e responsabilità dei presentatori delle liste non ammesse e sui fondamenti delle decisioni prese dagli uffici elettorali pronunciatisi in materia. In realtà, sappiamo quanto risultino difficili accordi tra governo, maggioranza e opposizioni anche in casi particolarmente delicati come questo e ancor più in clima elettorale: difficili per tendenze all'autosufficienza e scelte unilaterali da una parte, e per diffidenze di fondo e indisponibilità dall'altra parte. Ma in ogni caso - questo è il punto che mi preme sottolineare - la "soluzione politica", ovvero l'intesa tra gli schieramenti politici, avrebbe pur sempre dovuto tradursi in soluzione normativa, in un provvedimento legislativo che intervenisse tempestivamente per consentire lo svolgimento delle elezioni regionali con la piena partecipazione dei principali contendenti. E i tempi si erano a tal punto ristretti - dopo i già intervenuti pronunciamenti delle Corti di appello di Roma e Milano - che quel provvedimento non poteva che essere un decreto legge. Diversamente dalla bozza di decreto prospettatami dal Governo in un teso incontro giovedì sera, il testo successivamente elaborato dal Ministero dell'interno e dalla Presidenza del consiglio dei ministri non ha presentato a mio avviso evidenti vizi di incostituzionalità. Né si è indicata da nessuna parte politica quale altra soluzione - comunque inevitabilmente legislativa - potesse essere ancora più esente da vizi e dubbi di quella natura.
La vicenda è stata molto spinosa, fonte di gravi contrasti e divisioni, e ha messo in evidenza l'acuirsi non solo di tensioni politiche, ma di serie tensioni istituzionali. E' bene che tutti se ne rendano conto. Io sono deciso a tenere ferma una linea di indipendente e imparziale svolgimento del ruolo, e di rigoroso esercizio delle prerogative, che la Costituzione attribuisce al Presidente della Repubblica, nei limiti segnati dalla stessa Carta e in spirito di leale cooperazione istituzionale. Un effettivo senso di responsabilità dovrebbe consigliare a tutti i soggetti politici e istituzionali di non rivolgersi al Capo dello Stato con aspettative e pretese improprie, e a chi governa di rispettarne costantemente le funzioni e i poteri. Cordialmente
Giorgio Napolitano

giovedì 4 marzo 2010

Il PdL scrive al Sindaco Borghi e chiede maggiore sicurezza

Il PdL chiede al Sindaco Ariella Borghi di promuovereserrate azioni di controllo del territorio trevigliese dopo i noti fatti dell’espulsione, da partedel Ministero dell’Interno, del marocchino Mohammed Takoullah, dichiarato seguace di unmovimento fondamentalista jihadista e fino a due anni fa residente/ospite nella nostracittà.
Il primo cittadino ha infatti autorità decisionale per quanto riguarda quelle problematichelocali che possono sfociare in rischi per la sicurezza dei cittadini che deve tutelareattraverso attività poste a difesa del rispetto delle norme che regolano la vita civile.
Il pacchetto sicurezza dà al Sindaco maggiori poteri in materia di controllo della sicurezzaurbana, il Popolo della Libertà di Treviglio chiede che siano disposti maggioricontrolli rafforzando quella sinergia tra istituzioni atte a combattere la lotta alla criminalitàe alla clandestinità ma anche a migliorare le condizioni di convivenza e coesione civile.
Grati per l’accoglienza, attendiamo con fiducia una Sua gentile risposta.

martedì 2 marzo 2010

BLOG: il primo anno di vita!

28.02.2009 - 28.02.2010:
oltre 3.600 contatti, quasi 1.000 voti nei sondaggi proposti
e poco più di 120 post, questi i numeri del blog dell'Associazione Treviglio Libera nel primo anno di vita, segno della grande domanda di partecipazione dei Trevigliesi alla vita politica cittadina.
Grazie a tutti!